Ottusità o malafede?

Quest’anno ci sono novità anche per il 1 maggio. I sindacati continueranno a fare la festa con concerto a Roma, in qualche città ci sarà qualche cerimonia un po’ più adatta alla giornata del Primo Maggio, come la manifestazione di Portella della Ginestra, nella quale si dovrebbero ricordare, secondo lo spirito che ha portato all’istituzione un secolo fa circa, i morti per il lavoro in regime capitalistico.
I lavoratori vollero il Primo Maggio per rivendicare una loro giornata, almeno una volta all’anno nella quale non lavorare ma festeggiare le vittorie via via raggiunte o unirsi per dimostrare la loro forza, come durante i periodi di regime o di repressione. Per rivendicare questa giornata del lavoro, in molti paesi e in vari periodi, milioni di lavoratori hanno rischiato bastonate e carcere, come sotto il fascismo, quando la giornata fu fatta coincidere con la fondazione di Roma, il 21 aprile, e chi andava con un fiore rosso all’occhiello o si asteneva dal lavoro il Primo Maggio finiva al carcere o al confino anche per anni.
Oggi siamo in età “moderna” e “globalizzata” e quindi sembra che non abbiamo più bisogno di questi residui “ideologici”. Ecco quindi un gruppo di sapienti amministratori darsi da fare in maniera bipartisan per ammodernare l’Italia. In nome del mercato, il sindaco di sinistra (o “sinistro”) di Firenze ha dato disposizioni perché chi vuole possa tenere aperti i negozi, affinché i commercianti non perdano alcuna opportunità di uscire dalla crisi. E’ anche poco efficiente! perché non ha cominciato da Natale o da Pasqua?
avrebbe potuto recuperare ben due giorni per volta! Ah, ma la Chiesa avrebbe avuto da ridire!
Anche altre città variamente amministrate hanno fatto scelte simili, come Genova o Torino, buoni esempi per il futuro! Neppure la Letizia Moratti ha osato tanto, eppure il bussiness fa parte del suo Dna, ha cominciato con Muccioli e i cattivi ragazzi altamente produttivi, poi gli affari per l’Expo, ma non se l’è sentita di toccare il 1 Maggio; come avrebbe fatto poi a infilarsi nelle celebrazioni per la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo che per ora resistono e per le quali ha il babbo partigiano da sbandierare? Lei ha scelto di lavorare nel campo delle celebrazioni del 25 aprile, vedrete fra un anno o due diverrà la festa degli “americani che ci hanno liberato dai comunisti”!?!
C’è gente a sinistra che fa il lavoro sporco, poi passa la destra o le destre e i centri, come si usa dire ora, a raccogliere i frutti con le leggi ad hoc. Una domanda si impone: ma ci fanno o ci sono?

Adriana Dadà