Cronologia di una guerra

2011 La primavera araba contagia lo Yemen: a seguito di proteste popolari si dimette il presidente Saleh. Il Consiglio di Cooperazione del Golfo promuove un Accordo di Transizione.
2012 Viene eletto presidente Abd-Rabbu Mansour Hadi e si costituisce la Conferenza Nazionale per il Dialogo (NDC) per la riforma costituzionale.
2014 (gennaio-febbraio). La NDC si conclude senza un accordo. Le elezioni sono rinviate.
2014 (settembre). Il movimento sciita degli Houthi occupa la capitale Sana’a e stringe un’alleanza tattica con l’ex presidente Saleh.
2015 (gennaio) Colpo di stato degli Houthi, alleati con l’ex Presidente Saleh; il presidente Hadi ripara ad Aden, capitale provvisoria del Governo internazionalmente riconosciuto (dall’occidente).
2015 (26 marzo) Una Coalizione militare araba a guida saudita interviene contro gli insorti: inizia il conflitto.
2015 (novembre) Il Regno Unito interviene direttamente nel conflitto. a fianco della coalizione a guida saudita, per motivi geopolitici.
2015 Risoluzione 2016 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu: sanzioni ai leader della rivolta e embargo sulla vendita delle armi agli Houthi.
2016 Iniziano le operazioni USA contro il terrorismo in Yemen.
2017 (maggio) il Movimento secessionista meridionale costituisce il Governo di Transizione del Sud, anch’esso con sede ad Aden.
2017 (dicembre) Si rompe l’alleanza tra gli Houthi e l’ex presidente Saleh con l’assassinio di quest’ultimo.
2018 (dicembre) Accordo di Stoccolma fra gli Houthi e il Governo internazionalmente riconosciuto: deciso cessate il fuoco locale nella regione di Hodeida e scambio di prigionieri tra le parti 2019 (agosto) Crisi intrasunnita di Aden: i secessionisti del Consiglio di Transizione del Sud (appoggiato da EAU), occupano il palazzo presidenziale del Governo internazionalmente riconosciuto; reazione della Coalizione a guida saudita; ritiro
delle forze di sicurezza emiratine.
2019 La crisi intra-sunnita si ricompone: viene siglato l’Accordo di Riyadh (Accordo di condivisione del potere) che prevede la istituzione di un esecutivo unitario tra governo riconosciuto di Aden e Consiglio di transizione del Sud.
2020 (gennaio) Un grave attentato uccide 116 militari della guardia presidenziale.
2020 (aprile) Il Consiglio di Transizione del Sud proclama l’autogoverno, nelle more della difficile attuazione dell’Accordo di Riyadh.
2020 (18 dicembre) Nasce il governo unitario composto dal Governo riconosciuto e dal Consiglio di Transizione del Sud.
2021 (gennaio) L’Amministrazione uscente Usa designa gli Houthi quale organizzazione terroristica, con effetti dal 19 gennaio; il giorno successivo si insedia la nuova Amministrazione Usa.
2021 (4 febbraio) Il presidente americano Biden annuncia la fine del sostegno USA alle operazioni della coalizione e rilancia l’iniziativa diplomatica per chiudere il conflitto. Viene siglata la tregua
2021 (1 Luglio) Onu: 19 milioni di yemeniti soffrono la fame: mancano le risorse per aiuti alimentari ONU, mentre Usa e Gran Bretagna inviano armi, contractors e istruttori militari nel paese, approfittando della tregua.
Gli altri contendenti riforniscono i loro alleati in attesa della ripresa delle ostilità.