Cosa c’è di nuovo…

HISTORY OF VIOLENCE

“Io se fossi Dio,
preferirei il secolo passato,
se fossi Dio
rimpiangerei il furore antico,
dove si odiava, e poi si amava,
e si ammazzava il nemico!”

Giorgio Gaber, Io, se fossi Dio

“Viuleeenza!”

Diego Abbatantuomo, Eccezzziunale Veramente

“Wow!”
Hillary Clinton, alla notizia dell’uccisione di Gheddafi

C’è sempre da stupirsi di fronte alla stupidità o alla dabbenaggine. Forse perché, in fondo, tanto svegli non siamo neppure noi. Certo, i Black Block, se non esistessero, andrebbero inventati, a meno che non l’abbiano già fatto.
Ma la gazzarra scatenata dopo i famosi incidenti del 15 ottobre induce a più di una riflessione. Manco fosse un nuovo 11 settembre le televisioni hanno per settimane aperto la prima pagina con notizie sui criminali devastatori.
Qualche quotidiano che adesso grida al golpe dopo il governo Monti, ha aperto liste di proscrizione chiedendo ai “cittadini” di denunciare alla polizia i barbari riconosciuti nelle foto pubblicate.
Poi, come sempre succede, le due o tre alluvioni che normalmente avvengono in questo bucherellato paese, assieme alle dimissioni del nano pelato e a qualche altra notiziuola di gossip, hanno eliminato, temporaneamente, i fatti di Roma dalle cronache.
In assenza che il mostro torni di nuovo in prima pagina vorrei tornare su quegli “scontri” per riflettere su quanto la società post-tutto sia ormai davvero rincoglionita.
Quando si è condannato quegli episodi, lo si è fatto per la loro stupidità, perché la violenza senza fini e senza obiettivi è demenziale ed è esattamente quello che si voleva accadesse in una manifestazione del genere.
Questa è la cruda verità. Poi, però, questa declinazione razionale ed evidentemente per niente pacifista, è stata tramutata in un apologia dell’antiviolenza folle e autolesionista. Autolesionista perché è arrivata ipocritamente da tutte le parti sociali.
E una riflessione sulla violenza forse andrebbe fatta se non vogliamo perdere la testa.
Siamo in un mondo nel quale, a parte l’Europa, c’è una guerra o guerriglia ad ogni angolo. La Nato ha appena finito di bombardare illegalmente (può sembrare risibile, ma il bombardamento è in violazione delle norme della stessa Nato) a tappeto la Libia per “difendere i civili!” (dai questa è davvero grossa) non dicendoci quanti di questi
civili ha contribuito a mandare all’altro mondo. Gli Usa hanno commesso sotto gli occhi di tutti un omicidio politico (Osama Bin Laden, comunque sia avvenuto) violando palesemente ogni norma di diritto internazionale.
Cittadini italiani fermati dalla polizia, che evidentemente per pura carità ferma solo cardiopatici e malati terminali, muoiono misteriosamente in caserma.
Gheddafi viene linciato dalla folla, tutti i telegiornali dicono che è stato ammazzato perché avrebbe messo in difficoltà quegli stessi paesi i cui governanti sono quelli che stipendiano i giornalisti.
Tutto questo appare normale.
E in un mondo trapassato dalla violenza, che vorrei ricordare “è nelle cose”, ed hai voglia ad esorcizzarla, tutti diventano dei “ferocissimi pacifisti” (sembra un ossimoro ma non lo è) con la bava alla bocca scagliandosi contro un branco di cretini. Cretini, sì, ma figli di questo tempo.