E chi ce lo fa fare?

Ascolta o popolo di naviganti eroi poeti e santi
di emigranti di ricchi benestanti e lavoranti stanchi
or piantatela con i lamenti
basta di mugugnare
presto in coro a cantar e attenti a non stonare.

Perché, ma va
e chi ce lo fa fare
e chi ce lo fa far d’esser contenti
e di cantare.

Stop! Zitti attenti
non tutti però potranno cantare.                                                                                          In prima fila cantino i ministri e sottosegretari
in controcanto seguano arcivescovi con i generali
ed in falsetto le toghe d’ermellino ed i banchieri
molto suadente gorgheggi gorgheggi l’inquirente.
Le casalinghe e gli impiegati tutti del ceto medio-basso
e gli operai e gli avventizi vari non devono cantare
sottoccupati, disoccupati
potranno solo fare
pom pom, po-pom, po-pom, pom come il contrabbasso.

Perché, ma va
e che ce lo fa fare
e chi ce lo fa far di stare zitti
e di non cantare.

Voi! Zitti attenti! Un due
e gli altri cantare.
Noi siamo tutti sulla stessa barca
che affonda lentamente
e mentre quelli cantano serenamente
a voi tocca remare
giù con la schiena forza remare
che noi vi diamo il tempo
e chi a tempo non va si prepari ad emigrare.
Ma chi ha detto che è triste
esser costretto a fare le valige
ed emigrare raminghi per campare
dal Belgio fino in Svizzera
basta che le valige sian colme di valute e di contanti
ci vuole poco pochissimo per essere contenti.

Dario Fo