Care/i donne e uomini ucraini, ascoltiamo il vostro Presidente invocare l’aiuto della NATO nella quale vede l’unica possibilità di difendersi dall’aggressione della Russia. Ma la sua richiesta non è dettata dalla situazione nella quale si trova oggi. Lui, molti politici ucraini, molti preti, molti oligarchi, chiedevano di aderirvi già prima dell’aggressione.
Il vostro paese ha diritto alla sovranità e all’indipendenza, ma siete sicuri che otterrete questi scopi mettendovi la NATO in casa? Nessuno vi ha spigato che per far parte della NATO non bastava giocare a fare la guerra con i loro istruttori nella base di Yavoriv (Ucraina).
Il paese nel quale noi abitiamo aderisce alla NATO dal 1949, da quando è nata. Volevamo essere un paese che vuole la pace e nelle basi militari NATO nel nostro paese abbiamo più di 70 bombe atomiche. Volevamo essere indipendenti sovrani e liberi e la vita politica del nostro paese è stata eterodiretta, soprattutto a partire dal 1970, attraverso attentati e complotti organizzati da una struttura NATO, che si chiama Gladio, che ha seminato bombe e morti nel paese.
Alla magistratura ci sono voluti 40 anni per venirne a capo e ancora non c’è del tutto riuscita!
Il fine della NATO non era e non è difendere il paese dall’aggressione esterna ma interna, quello di bloccare le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, come siete molti di voi. Attraverso il sangue di innocenti hanno spezzato la volontà di rivendicare i diritti, spaventato, terrorizzato, ucciso, in nome della libertà. Altrettanto hanno fatto in altri paesi come in Belgio e molto altro in giro per l’Europa.
Popolo d’Ucraina, la NATO e l’altra faccia di Putin; Biden non è né più democratico, né più pulito del dittatore russo. I capitalisti americani, come quelli di ogni altro paese, sono della stessa razza degli oligarchi: vengono chiamati in modo diverso, ma sono la stessa cosa.
Pensateci bene se vale la pena morire per la NATO e non piuttosto lottare per il diritto di essere liberi.
C’era una volta il Patto di Varsavia
Prima del crollo dell’URSS dal 1955 esisteva il Patto di Varsavia. Ne facevano parte l’URSS e i paesi suoi alleati. Questa organizzazione era speculare alla NATO: distribuiva testate nucleari nei diversi paesi, organizzava invasioni dei paesi che si ribellavano agli ordini di Mosca (Ungheria 1956, Cecoslovacchia 1968, repressione in Polonia a più riprese). Questa organizzazione, criminale al pari della NATO, venne sciolta il 1° luglio 1991.
la Redazione