Scusate l’insistenza

Nello scorso numero abbiamo lanciato l’allarme circa le nere previsioni del ministro transeunte ecologicamente, tale Cingolani, circa l’aumento delle tariffe elettriche (+40%), giudicando poco giustificata la gufata. Il Governo ha provveduto rapidamente ad abbassare alcuni prelievi per arginare l’impatto e, nonostante ciò, l’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) ha decretato in aumento del costo del gas del 14,4% e dell’energia elettrica del 29,8%; c’eravamo sbagliati e dobbiamo chiedere scusa all’illustre fisico?
Veniamo ai fatti! Gli articoli sono allarmistici e parlano di aumenti del prezzo del gas stratosferici [1]. Si dimenticano di dire che nel corso degli ultimi due anni la riduzione dell’attività produttiva a causa della pandemia ha fatto scendere il prezzo del gas naturale a circa un quarto di quello del maggio 2017 [2]. È evidente ai più che la ripresa del ciclo economico ha fatto aumentare la richiesta e quindi il prezzo, che al momento è risalito alla quotazione di sempre. Ma Cingolani, o che per lui, ha mai posto il problema della riduzione delle tariffe quando il gas costava così poco? L’ARERA è intervenuta prontamente a difesa dei consumatori quando le tariffe sono state artatamente mantenute alte quando i prezzi delle materie prima energetiche erano innaturalmente basse?
l prezzo del gas è solo previsto in aumento per il IV trimestre del 2021, ma nel III trimestre non ha ancora raggiunto i livelli precedenti alla pandemia e se guardiamo l’andamento di oggi (17 ottobre 2021) del mercato dei future esso è in calo rispetto a ieri del 5,4%. C’è da aggiungere che è prevista l’entrata in funzione entro la fine dell’anno del Nord Stream 2, nuovo nuovo gasdotto che collega direttamente la Russia con l’hub europeo posto in Germania, dopo che questa via di comunicazione è stata, obtorto collo, avvallata dagli Stati Uniti d’America. Al solo annuncio che la Russia non avrebbe lesinato le forniture di gas, ora che si sta liberando dell’obbligo del passaggio attraverso il territorio dell’Ucraina, il prezzo ha subito interrotto la sua corsa al rialzo. Il Cremlino ha infatti dichiarato che l’avvio del gasdotto riequilibrerà il costo della materia prima [3]; e d’altra parte è ovvio che la Russia di Putin abbia tutto l’interesse di vendere più gas possibile all’Europa per fa fronte alla crisi economica derivante dal perdurare delle sanzioni nei suoi confronti.
Ma vogliamo fare un’ulteriore considerazione. Torniamo all’aumento delle tariffe di gas e luce dichiarato con solerzia sospetta dall’ARERA; l’aumento per le tariffe elettriche è più del doppio di quello del gas naturale. Ora, poiché solo un terzo dell’energia elettrica prodotta in Italia sfrutta quest’ultimo come fonte, la misura dovrebbe essere esattamente rovesciata. Ne discende che non solo l’aumento tariffario è prematuro e immotivato, ma che esso non risponde ad alcuna logica, se non quella di avvallare gli allarmi ministeriale, dando il via ad una manovra speculativa a tutto danno dei consumatori. Occorre sempre vigilare sulle comunicazioni del potere. Su questo come su tanti altri temi gli interessi settoriali la fanno da padroni ed il Governo si rivela pur sempre il “comitato d’affari della borghesia.
[1] https://www.wired.it/economia/consumi/2021/09/14/energia-elettricita-bolletta-costo-gas/
[2] https://www.mercatoelettrico.org/Newsletter/20210615Newsletter.pdf; in particolare Fig. 1.
[3] https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/russia-gas-germania-prezzi-bollette-luce-3339cf4f-6645-4b1d-9110-d6d630addd70.html

S.C