Cosa c’è di nuovo…

Le cifre sulle spese per la Sanità in Italia ci dicono che c’è un calo vertiginoso di
possibilità di cura per chi chiede l’accesso al Servizio Sanitario Nazionale.
Siamo i quartultimi come spesa sanitaria pro capite nell’Unione Europea, dopo di noi
vengono in ordine decrescente solo Grecia, Portogallo e Slovenia.
Sono quasi due milioni i cittadini che hanno rinunciato alle cure perché non potevano
permetterselo, sempre secondo i dati del Ministero della Salute e del Censis relativi al 2010.
Ma sappiano che la situazione è andata peggiorando negli anni della cura
Napolitano/Monti e che andrà a peggiore anche con la cura Napolitano/Letta o chi per lui.
Emergency, con l’istituzione di servizi sanitari diretti ai migranti soprattutto nel Sud, ma
non solo, ha fatto emergere le situazioni di degrado in cui lavorano e vivono(??) molti di loro, ma ha denunciato anche un altro fatto. Crescono in maniera continua le richieste di usufruire dei servizi volontari e gratuiti di Emergency anche da parte di italiani che non possono neppure permettersi di pagare i tickets per le prestazioni sanitarie.
Sappiamo della crescita vertiginosa di licenziamenti, fallimenti, pignoramenti, questi
ultimi operati persino sulle pensioni minime direttamente sui conti correnti, tutti elementi che stanno gettando nella disperazione donne e uomini, giovani e vecchi.
Ora il governo, dopo le denunce fatte da quei pochi organi di stampa e programmi
televisivi rimasti liberi, ha fatto un decreto per bloccare almeno il pignoramento delle pensioni in banca sotto i 5.000 euro; era troppo spudorata la decisione di costringere i pensionati a versare obbligatoriamente le pensioni in banca, non solo per favorire l’unico settore che continua ad essere “salvato” con i nostri soldi, ma era proprio una rapina a mano armata quella che si perpetuava contro i pensionati per qualche motivo morosi ai quali si prelevavano le rate del dovuto anche da pensioni minime.
In questi giorni in cui si sente parlare molto a sproposito di Liberazione e si stenta a
organizzare manifestazioni per il I Maggio, ci piace ricordare che uno “strano” Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, ebbe a dire: “La libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana; mi dica, in coscienza, lei può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato, perché non sa come mantenere i suoi figli ed educarli, questo non è un uomo libero, sarà libero di bestemmiare, di imprecare, ma questa non è
la libertà che intendo io”

Adriana