La massa fa massa
G.Gaber
Demagogo, irresponsabile, arruffapopolo, fascista, nazista, …….potrei continuare così per molte e molte righe, ripetendo gli epiteti che negli anni e nei mesi passati sono stati rovesciati su Beppe Grillo.
Non pare che però che questo tiro al bersaglio abbia funzionato se non al contrario, rafforzando proprio il M5S e aumentando l’orgoglio identitario del movimento.
Una volta, molti anni fa, per combattere un avversario prima lo si studiava, ma era prima, molto prima che la vita politica e la politica tout-court prendessero la strada senza ritorno della totale autoreferenzialità e dell’inerzia (peraltro ben pagata).
Verrebbe voglia di fare un elenco, a essere cattivi, ad esempio: Grillo Fascista. Bene, anzi male, ma nelle ultime elezioni (ma anche in quelle prima e in quelle prima ancora) avete notato quei simboli di partiti inequivocabilmente fascisti e nazisti? Nessuno s’è stracciato le vesti, nessuno dei “partiti responsabili” ha scritto, prodotto, protestato. E di Fini ne vogliamo parlare? Il Fini “intelligente” e “moderato”? Quasi diventato di sinistra? E dei Ragazzi di Salò di Violante qualcuno si ricorda?
Grillo Razzista. Non risulta che nel M5S qualcuno sia andato a pulire le poltrone dei treni dove sedevamo donne straniere (Borghezio), che abbia accusato intere comunità per un delitto commesso da un singolo (Veltroni) che abbia detto di voler sparare ai migranti come conigli (Gentilini) che si sia prodotto in ordinanze chiaramente discriminatore (Cioni).
Grillo Populista. Bé, davvero qui c’è l’imbarazzo della scelta. Berlusconi governa dal 1994 con fascisti, populisti e demagogia e il mitico D’Alema ci lavorò pure insieme (facendosi inchiappettare) nella famosa bicamerale. Ma per gli esempi direi di cercarseli da soli…..qui manca lo spazio.
Grillo interclassista? Non l’ha detto nessuno perché nessuno pensa più che l’interclassismo sia un problema ma un merito, considerato che a detta di molti (destra sinistra e centro) le classi non esistono più.
Grillo impresentabile? Scilipoti, Razzi, Mussolini, Borghezio, Bossi, Maroni, Buttiglione…..tutti statisti?
Tutta gente presentabile? Tutte le accuse che sono state rivolte al M5S potrebbero essere rivolta-te contro ogni parlamentare presente e futuro dei partiti odierni.
Grillo è un prodotto di questo paese non di Marte. Un paese dove i partiti sono diventati così liquidi che se bussi a una segreteria, non ti apre nessuno (ma non il nessuno di Fortebraccio, proprio nessuno), dove da 30 anni fare politica equivale a fare carriera nell’amministrazione pubblica (quindi fare politica = stare nelle istituzioni….le famose leve di comando. Ancora non si sono accorti che non ci sono più leve né comandi….),
dove nelle assemblee si discute solo di quanti posti assegnare alle prossime elezioni, se va bene. Dove la partecipazione è “mettere la scheda nell’urna e poi a casa”.
Bene, di tutto questo possiamo accusare Grillo? Certo il M5S può essere una vera polveriera, può essere pericoloso…..ma anche qui, mi guardo indietro e vedo le centinaia di morti per le bombe sui treni, per gli aerei “caduti”, per le violenze delle autorità e mi chiedo: davvero, potrà essere peggio di tutto questo?
IL M5S è una creatura davvero strana, che può portare a risultati ed effetti del tutto incontrollabili ed è sempre molto preoccupante vedere una forza che nasce in maniera così poco limpida e chiara andare alle urne e prendersi il 25% al primo botto.
Tuttavia, la questione della formazione dei partiti e della loro vita attuale dovrà pur essere soggetta ad una indagine. Sarà pure il caso di cominciare a chiedersi se quella forma possa ancora funzionare, se quelle scatole vuote, dove alla fine ogni discussione vera è preclusa, possano servire ancora a qualcosa.
Il conformismo, l’incapacità di critica (perché ormai abbiamo schiere di persone che vivono di politica e hanno molto da perdere), il carrierismo fine a se stesso e stipendi del tutto fuori controllo (non per fare il populista da tre soldi,) e, soprattutto, l’assoluta mancanza di analisi hanno prodotto una vera trasformazione antropologica.
Le vecchie strutture di partito sono ancora lì, ma dentro non c’è più nulla. E come dice Gallino non sono i partiti hanno perso potere rispetto al delirio della finanza e del finanzcapitalismo, ne sono stati i complici superpagati. Ecco perché si è allontanata la “gente” dalle sezioni: perché rompeva i coglioni.
Sarà difficile, ora, riportarcela.
Finisco con una citazione che oggi sottoscriverebbero in molti, non sapendo più neppure dire chi l’abbia scritta. E, forse, pur sapendolo, l’approverebbero lo stesso.
« Noi siamo per la collaborazione di classe, specie in un periodo come l’attuale di crisi economica acutissima. Vogliamo spogliare lo Stato da tutti i suoi attributi economici. Basta con lo Stato ferroviere, con lo Stato postino, con lo Stato assicuratore. Basta con lo Stato esercente a spese di tutti i contribuenti italiani ed aggravante le esauste finanze dello Stato. »
(Benito Mussolini discorso di Udine 20/09/1922.)
Andrea Bellucci