Sono quelli in cui la produzione è in crescita e che si identificano con quelli legati alle esportazioni. In particolare il cosiddetto “made in Italy”: moda, articoli di lusso, scarpe, occhiali e prodotti alimentari. Le esportazioni negli USA sono in crescita del 2008 e viene stimato per il 2014 un nuovo record di 28.674 milioni di €. Guidano la classifica, nell’ordine, i prodotti alimentari, l’abbigliamento ed il tessile, i prodotti in legno e di
carta (Il Sole 24 ore, a. 150, n° 228, 21 agosto 2014, p. 10). Se le cose vanno a gonfie vele oltre oceano, fosche nubi minacciano questo tipo di prodotti nel mercato, a suo tempo promettente, della Russia, per le sanzioni e contro sanzioni originate dal problema ucraino: non sono solo in gioco le fondamentali importazioni energetiche (20.056.256.507 € l’importo complessivo della Italia dalla Russia), ma anche 10.797.201.043 € di esportazioni verso quel paese ((Il Sole 24 ore, a. 150, n° 216, 8 agosto 2014, p. 7). Infatti nel 2013 le esportazioni dell’Italia verso la Russia erano cresciute del 8,2% (da 9.979 a 10.797 milioni di €), in macchinari, abbigliamento, mezzi di trasporto, metallurgia, apparecchi elettrici, alimentari,etc.; e nei primi quattro mesi del
2014 l’aumento era stato del 4,8%, cioè 3.276 contro 3.118 milioni di €. L’Italia è il quinto paese per importazioni in Russia (col 5% del totale) ed in questo pacchetto la moda pesa per il 21%, moda che è caduta sotto l’effetto delle sanzioni decretate da Mosca a partire dal 1° settembre (Il Sole 24 ore, a. 150, n° 235, 28 agosto 2014, p. 11). Gli ultimi dati mostrano per le esportazioni italiane in Russia nel mese di agosto un calo del 16,4% in generale, con punte drammatiche dei prodotti alimentari (-63% ), dei mezzi di trasporto (-50,1%) e dei prodotti in metallo (-37,9%): solo i macchinari (+5,5%) e i prodotti chimici (+8,5%) sono in crescita (Il Sole 24 ore, a. 150, n° 287, 19 ottobre 2014, p. 16).
Ma, come detto, ci sono anche settori tecnologicamente avanzati nel fiore all’occhiello della produzione italiana: macchine utensili, macchine per la produzione ceramica, sistemi d’arma, infrastrutture, cavi subacquei, pipeline e persino la chimica torna a crescere (Il Sole 24 ore, a. 150, n° 226, 18 agosto 2014, p. 9). Anche per ciò che concerne l’innovazione tecnologica nella produzione qualcosa si sta muovendo se l’Italia, pur essendo ancora ventinovesima nell’apposita classifica internazionale, è il paese che tra il 2012 ed il 2013 ha guadagnato più posizioni rispetto agli altri, ben sette posti (Il Sole 24 ore, a. 149, n° 128, 11 maggio 2014, p. 15). Un settore dove la sfida tecnologica sembra riuscire è quello degli apparati di illuminazione, scossi dall’introduzione dei led: dopo il crollo del 2009 la produzione ha preso lentamente a risalire, senza ancora raggiungere i livelli pregressi, ma ciò soprattutto al crescere delle esportazioni (in particolare verso Francia e Germania), il cui peso diviene sempre più rilevante, dal 59,12% del totale della produzione del 2007 al 62,02% del 2013 (Il Sole 24 ore, a. 150, n° 223, 15 agosto 2014, p. 10).