Rancio ottimo e abbondante

Renzi è diventato un demiurgo, come e più di Berlusconi. Più di Berlusconi perché a
differenza di quest’ultimo egli NON mostra il proprio corpo, mantenendosi in uno spazio
distante, solo in apparenza gioviale (e anche l’apparenza inganna poco).
Non associa mai la sua presenza a fatti negativi (non va a un funerale di stato, ad un fatto luttuoso, non si fa vedere a un terremoto, ad un’alluvione1), non dà mai notizie spiacevoli e non partecipa mai ad un contraddittorio (che non sarebbe in grado di reggere per un nanosecondo.
Ma la stampa, benevola, gli evita questo dispiacere).
Fa partecipare, invece, quelli disposti ad ogni azione ordinata dal capo (anche se
Bersaniani, categoria dello spirito come i fuochi fatui) così da metterli in cattiva luce. E quelli ci vanno, in un identificazione con il sacrificio che non si vedeva così ostentata, inutile e ottusa, dai tempi del fascismo e dai salti nel fuoco.
E si rendono odiosi e invisi al solo vederli. A parte, ovviamente, ai militanti e simpatizzanti dell’allegra combriccola.
Ma che popolo è mai questo? Diremmo parafrasando Adolfo Celi di “Amici Miei”.[2] Un
gregge di pecore condotte da un cane, perdi più mediocre e incapace come tutta la sua cricca.[3]
Un governo di assoluti incompetenti che giocano il semplice ruolo di comparse senza arte né parte, spesso laureate a pedate (e a volte neppure con quelle). Vogliamo parlare della Mogherini, la cui nomina pareva quasi la conquista della Libia? Qualcuno la contatta per le crisi in giro per il mondo? No gli accordi si fanno, come nell’Ottocento (benedetto Ottocento quando almeno si facevano i colonialisti per davvero) fra Francia e Germania.
La Giannini? Quanti sanno (eccetto gli insegnanti che usano la sua foto per il lancio di
freccette al curaro) che è Ministro dell’Istruzione? Ma la riforma chi l’ha fatta? Ma LUI, e chi sennò. La Giannini? Giusto perché un Ministro ha da esserci.
Poi chi c’è, ah la Boschi. Il Coniglio mannaro, quella che sicuramente è cresciuta in un
convento dopo aver accoltellato, sorridendo, la madre superiora.
Lasciamo stare il sottobosco dei viceministri, composto da personaggi al cui confronto i
governi Berlusconi (ma pensa te) erano composti da illustri statisti.
Una cosa è certa, Berlusconi almeno le elezioni le vinceva davvero.
Il cerchio si è chiuso con la nomina del “Burino Maximo” a direttore dell’Unità. Un
personaggio, come molti altri, cresciuto sulle pagine del Manifesto (Qualche nome? Riotta, Barenghi, Maiolo, Crapara…..). Ci sovviene un dubbio, ma chi seleziona i giornalisti al Manifesto?
Un Direttore all’altezza del compito assegnato, davvero. Notizie sempre fresche e
“nessuno muore mai di cancro” sull’Unità.[4]
L’Unità che narra le mirabolanti imprese del genio della politica (“Il meglio che
abbiamo” ha detto l’anima buona del Sezuan Pierluigi Bersani, 5 chissà il peggio!).
Intendiamoci, non è la prima volta che un sinistro italiano acceca i gonzi della propria
compagine. Come diceva Guareschi “contrordine compagni”!. Ma qui si esagera. Anche l’ottusa adesione a principi sempre mobili abbisogna di un minimo di decenza.
Il gioco è davvero scoperto: quattro burattini truccati male e agghindati peggio, dove si
vedono così bene i fili che Mangiafuoco dovrebbe chiudere i battenti.
Non è più tempo di grandi mestatori, bombaroli, stragisti. Anche nella gestione ordinaria
del potere la qualità non è richiesta, e nemmeno il consenso. Si passa per altre vie. Per le quali le elezioni (che giustamente Renzi ritiene siano più degne per il Telegatto) non sono più necessarie.
Il miracolo del capitalismo turbo, infatti, non è che abbia stravinto, ma che abbia
convinto. Qualche volta non a gratis (per i più dotati) ma molte volte agitando le collanine dorate.
Verrebbe quasi voglia di rileggersi Stirner, se non fosse che di leggere non è più tempo.
E come dice l’Unità “ FORZA LAVORO”6 per una crescita dello 0,3% del PIL (dopo che
anche l’ISTAT si è adeguata) e per una falsificazione palese dei dati. Presentati in video
messaggio (e senza calza).
I media italiani, quelli che la “Cina va male” perché cresce solo al 7% tutti in coro
gridano che siamo alla “svolta”. E viene in mente che “Svortare” nello slang dei tossici romani degli anni ’80 significava che avevi trovato i soldi per la roba. Chissà che non sia la stessa cosa.
In attesa della prossima dose, che dire? “Rancio ottimo e abbondante”.

[1] Ma com’è cambiato il popolo italiano! Pertini, nel suo settennato dovette essere presente, spesso in maniera quasi ossessiva, su molteplici luoghi di disgrazia. Dalla bomba alla stazione di Bologna al terremoto fino ad Alfredino di Vermicino. E Berlusconi? Aveva messo il suo corpo al servizio (dopo anni di corpi nascosti) del popolo, mettendosi anche a piangere in situazioni drammatiche.
[2] “ma che famiglia è mai questa” dice il Dott. Sassaroli https://www.youtube.com/watch?v=9gZwpdkFlz0                                                                                                      [3] Ma sì, usiamo questo termine, almeno qualcosa della vecchia guardia stalinista possiamo anche restituirlo.
[4] “Nessuno muore mai di cancro in casa del Dott. Kildare” (Howard Bean in “Quinto Potere” di S. Lumet, 1976)
[5] http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/08/31/bersani-renzi-e-davvero-il-meglio-che-ce-in-giro-ma-rischiamo-di-deformare-lademocrazia/409343/.                                                 [6] Titolo dell’Unità del 2/9/15.

Andrea Bellucci