Il crack delle banche, canto anonimo del 1896
S’affondano le mani nelle casse – crak!
si trovano sacchetti pieni d’oro – crak!
e per governare, come fare?
Rubar, rubar, rubar, sempre rubare!
I nostri governatori
son tutti malfattori,
ci rubano tutto quanto
per farci da tutori.
Noi siam tre celebri ladroni
che per aver rubato ci han fatto senatori.
Mazzini, Garibaldi e Masaniello – crak!
erano tutti quanti malfattori; – crak!
gli onesti sono loro: i Cuciniello,
Pelloux, Giolitti, Crispi e Lazzaroni.
I nostri governatori
son tutti malfattori,
ci rubano tutto quanto
per farci da tutori.
Noi siam tre, ladri tutti e tre,
che per aver rubato ci han fatto cugini del re.
Se rubi una pagnotta a un cascherino – crak!
te ne vai dritto in cella senza onore; – crak!
se rubi invece qualche milioncino
ti senti nominar commendatore.
I nostri governatori
son tutti malfattori,
ci rubano tutto quanto
per farci da tutori.
Noi siam tre celebri ladroni
che per aver rubato ci han fatto senatori
Il canto si riferisce allo scandalo della Banca Romana del 1893 e venne pubblicato nel 1896 sulla rivista anticlericale “L’Asino”.