RIFONDAZIONE PIDDISTA

Seguendo le vicende della “sinistra” italiana spesso mi viene in mente l’immagine di Will Smith con il suo “sparaflash” in MIB. Oppure il “Giorno della marmotta”. È sempre un eterno ricominciare da capo, caratterizzato semmai da una sempre maggior incapacità di capire e una qualità sempre più scarsa delle classi dirigenti.
Adesso il PD sta cercando di rinascere ripartendo esattamente dal punto che l’ha portato fino a qui. Un trentennio nel quale un paio, o quasi, di generazioni, pare non sapere nulla e chi li ha preceduti pare non ricordare nulla. Se il detto che dagli “errori s’impara” fosse reale, il PD avrebbe dovuto fare una sola cosa in questi ultimi anni: chiudere bottega.
Attenzione però…..ho scritto “sbagliando”? Siamo sicuri che quella strada percorsa sia stata un errore e non esattamente quello che quella classe dirigente voleva? Allora, la chiusura sarebbe stata comunque un ottimo inizio, ma per la maggioranza dei cittadini italiani.
Adesso si riparte, con l’idiozia delle primarie a scegliere di nuovo fra 2 personalità mediatiche.
Uno, Bonaccini,che altro non è che il “Renzi 2”, meno giovane e meno spavaldo, ma con la stessa base ideologica (è fautore, ovviamente, della disastrosa ideologia dell”autonomia differenziata), l’altra, una giovane nullafacente upperclass che non sa neppure da dove viene (“è mai stata comunista”? “sono nata dopo”, questa la riposta, più o meno letterale di questa sedicente “sinistrosra”.
Quindi anche la Costituzione Italiana è roba vecchia…lei è nata dopo!) e che porta avanti le solite battaglie fatte a colpi di declinazioni grammaticali, diritti civili senza quelli sociali e lotta di classe è roba vecchia non per noi giovani!
Una triste riproposizione delle primarie (ovvero la guerra civile) di renziana memoria.
Ah no, c’è anche un “manifesto” dove praticamente si rinnega quello che fino a ieri era il focus della stessa idea di PD. “Scusate abbiamo fatto un po’ di casino ma ora siamo qui del tutto rinnovati”. Ma neppure il restyling della PANDA è mai apparso così ridicolo.
La sinistra italiana post-pci è stata la principale responsabile del declino di ogni diritto sociale (e quindi anche civile, non il contrario): precarizzazione del lavoro, privatizzazione dei servizi, finanziarizzazione dell’economia (ricordo l”abbiamo una banca” di Fassino, Il fallimento del Monte dei Paschi di Siena di d’Alema, la polverizzazione del lavoro di Treu), Adesso mentre discutono di questo fasullo manifesto, il PD toscano sta per approvare la nascita di una Multiutility in cui tutti i servizi essenziali saranno quotati in borsa. O sono schizofrenici o sono dei balordi. Forse tutte e due le cose insieme.
Infatti il governo di destra-destra (la fotocopia esatta del governo del secolo scorso) è appena punzecchiato da questa sinistra, che la pensa allo stesso modo su fondamentali. Non perché ci siano 2 destre. Ce n’è una sola. Ed è quella legata al diktat ideologico liberista che sopravvive persino dopo i disastri devastanti degli ultimi 15 anni.
Qui siamo al fondamentalismo di mercato. Alla Jihad del capitalismo. Altro non mi viene da dire.
Se il PD scomparisse non succederebbe nulla né nel bene né nel male. Ma, perlomeno, avemmo un chiarimento definitivo e purificatore.
Ma questo non accadrà e ci ritroveremo questo peso fra i piedi a celebrare la resistenza e il battaglione Azov, a criticare le ingiustizie sociali, mentre ha appoggiato tutte le più nefande riforme contro la costituzione e il lavoro e a risparmiarci la farsa di questa specie di “rifondazione piddista” della quale non sentiamo proprio la mancanza.

Andrea Bellucci