Il genocidio della popolazione di Gaza e della Cisgiordania occupata continua e si intensifica arricchendosi di atti di crudeltà inauditi. La fame, scientificamente organizzata, viene utilizzata dall’esercito israeliano come un’arma di sterminio e di
annientamento della popolazione inerme; il diniego sistematico dei farmaci, di qualsiasi anestetico è volto a utilizzare il dolore come arma ulteriore verso i feriti di armi da fuoco ed esplosivi, in modo da rendere il più intensa possibile la sofferenza, mentre si
bombardano con aerei e con i droni cumuli di macerie, si incendiano le tende di stracci di una popolazione ridotta allo stremo e alla fame, alla disperazione. Le ambulanze e gli ospedali divengono obiettivi sensibili, i medici e gli infermieri vengono annientati, i loro cadaveri occultati per la vergogna, ma niente potrà cancellare quanto sta avvenendo.
Trascorreranno generazioni, ma il ricordo dell’orrore è ormai scolpito in modo indelebile nella sabbia di Gaza con lettere di sangue, è segnato sui muri anneriti delle case in Cisgiordania, il ricordo di questo Se trasmetterà indelebile nei secoli ad eterna vergogna di chi ha organizzato e gestito il genocidio.
Israele si è giocato il suo futuro, il sionismo si è consegnato alla storia come un epigono del nazismo; risulta incomprensibile capire come sia stato possibile che un popolo che conserva ancora sulla propria pelle e nel proprio vissuto collettivo il ricordo e la
conoscenza della detenzione nei campi di sterminio nazista non sia stato in grado e non sia in grado ancora oggi di percepire l’orrore per quanto l’esercito israeliano sta facendo.
Come la storia dell’umanità non ha perdonato e non perdonerà mai l’olocausto perpetrato dal nazifascismo, non perdonerà e non dimenticherà il genocidio palestinese, organizzato e voluto dal sionismo.
La Redazione di Crescita Politica