Numero 200

Era il lontano 2009 quando decidemmo di pubblicare il primo numero dellanewsletter che state leggendo. Allora il collettivo redazionale era più numeroso e le  forze materiali ed intellettuali erano molto maggiori, perché potevamo contare su un numero più alto di compagne e compagni. Col tempo, alcuni hanno scelto strade diverse per fare il loro lavoro politico, è intervenuto l’invecchiamento progressivo di molti di noi, le condizioni di salute hanno compromesso in modo grave e doloroso le nostre capacità di lavoro politico e di analisi. In particolare, negli ultimi tre anni abbiamo purtroppo perduto il contributo un compagno certamente tra i più brillanti e validi tra noi impossibilitato dal partecipare per motivi di salute.
Come i lettori avranno notato ci manca il suo apporto fondamentale nello sviluppo dell’analisi economica e nell’analisi politica, oltre che la sua umanità ed amicizia profonda, il sincero impegno nella lotta di classe.
Tuttavia, malgrado le crescenti difficoltà abbiamo scelto di continuare il nostro lavoro, convinti come siamo di poter dare un piccolo contributo di analisi alla rinascita di un’opposizione di classe. Oggi quando mai necessaria a fronte, dell’involuzione della situazione politica, delle crescenti disuguaglianze e al perdurare dello sfruttamento
dell’uomo sull’uomo, nella consapevolezza che le indicazioni e i suggerimenti che possono venire dall’analisi e dalla comprensione dei fatti e dalla memoria e dalle esperienze passate e vissute, costituisce quel background necessario a ulteriori sviluppi del nostro agire collettivo.
Abbiamo la consapevolezza di aver costruito, in questi ultimi 16 anni di analisi puntuali, rigorosamente rispettando l’appuntamento mensile nell’invitare i lettori a riflettere, un catalogo di commenti, idee, riflessioni, considerazioni, analisi, immediatamente consultabili sul sito che raccoglie tutte le newsletter e che di fatto costituisce una banca dati di informazioni e formazione, dal contenuto quanto mai ricco ed articolato, con
l’ambizione soprattutto nel cercare di trasferire un metodo di lavoro e di analisi che serva come chiave di lettura per interpretare gli eventi e per l’agire quotidiano.
Fino a quando le forze e le conoscenze possedute ce l’hanno consentito abbiamo provveduto a cercare di aggiornare l’analisi economica, periodicamente, pubblicando “Un’analisi della fase” che in molte occasioni ci ha consentito di anticipare la lettura di eventi che poi hanno trovato conferma negli sviluppi del conflitto sociale e nella convinzione della centralità dell’economia e delle sue leggi nel condizionare e determinare lo sviluppo della lotta di classe e del conflitto sociale. Abbiamo cercato, a volte, di dare un contributo specifico su particolari tematiche, come ad esempio la questione palestinese, pubblicando delle analisi monografiche articolate e dettagliate, nel tentativo di dare una visione complessiva dei problemi connessi e di consentire il ripristino di conoscenze storiche e politiche essenziali.
Siamo ancora fermamente convinti che le categorie del materialismo storico costituiscono ed offrire una chiave essenziale di lettura dello sviluppo della storia e delle relazioni di classe e consentono all’anarchismo comunista non solo una lettura dalla realtà, ma l’analisi dei fenomeni sociali, del loro sviluppo e la formulazione di ipotesi per dare soluzione e superare la diseguaglianza di classe, nella convinzione che la rivoluzione sociale è un’esigenza insopprimibile degli esseri umani, in quanto parte della loro aspirazione all’uguaglianza e alla libertà, e si concretizza in una costante propensione a sperimentare le soluzioni possibili, in una continua tensione verso
una società più giusta.
Forti di questa convinzione continueremo con il nostro lavoro a cercare il confronto e il dialogo costante con chi avrà la pazienza, la cortesia e la voglia di leggerci.

La Redazione