Presentando in Parlamento una legge finanziaria di appena 18 miliardi di euro il Governo ha raccolto il plauso dei mercati e l’apprezzamento per le misure di austerità per aver mantenuto il controllo dei conti pubblici. D’altra parte ai mercati non frega nulla del fatto che i salari si sono svalutati del loro valore del 7,5% dal 2021 e dell’8,7% rispetto al 2008: una diminuzione tra le peggiori tra i paesi del G20. I bassi aumenti contrattuali, i continui rinvii nella stipula dei contratti scaduti, ha ridotto notevolmente l’importo delle buste paga. La ristrutturazione delle aliquote ne dei redditi a contribuito ad accentuare il fenomeno. ma il Governo doveva fare cassa e quindi spremere i lavoratori dipendenti. Lo ha fatto con il sostegno e la copertura della CISL che ha sottoscritto contratti a perdere che non hanno recuperato nemmeno la svalutazione, mentre la produzione industriale scende da 34 mesi.
Benché la CGIL e i sindacati di base si sforzino di porre la questione salariale, denunciando la politica economica del Governo, i salari di fame, le contraddizioni alla
base delle statistiche sull’occupazione le loro rivendicazioni, non sono credute realizzabili da molti lavoratori per l’assenza di un’opposizione senza un programma.
La sfiducia nelle Istituzioni e l’inutilità del voto spiegano come e perché pur controllando soltanto il 25% del consenso degli aventi diritto al voto. i partiti al Governo riescono a egemonizzare le istituzioni. Chi voleva capire, finalmente ha tutti gli strumenti per farlo e rendersi conto che questo Governo c’è perché ha ha avuto la malleveria di Draghi, a patto che ne adottasse metodi di governo e programma. La Meloni lo ha fatto diligentemente e non a caso il suo Ministro dell’economia e delle finanze l’ha avuto in
eredità da Draghi. Ci ha aggiunto di suo dosi robuste di fascistizzazione della società, ha riabilitato il neofascismo, cercando maldestramente di riscrivere la storia, ha aggiunto dosi di un bel po’ di repressione, passando dal reprimere le piazze, a chiudere i luoghi e gli spazzi di socialità e ora attacca le famiglie il diritto alla casa.
per difendere gli speculatori che vogliono trasformare le abitazioni del centro delle città in B&B, salvo poi organizzare la sceneggiata su come tassare queste attività. In ogni caso, la difesa della proprietà privata è salva. Il tutto è stato condito con tanto familismo e amichettismo cameratesco, utilizzato per occupare le istituzioni, egemonizzare l’informazione, appropriarsi della cultura, con l’ambizione di riscrivere la storia. A questo lavoro si stanno prestando sodali insospettati e insospettabili, pronti a balzare sul cavallo vincente quando fa comodo.
Ciò che avviene diventa sempre più pesante, e l’informazione è a pezzi anche perché giornalisti conformisti e servili si prestano ogni giorno a manipolare le informazioni, fornendo una visione delle cose del mondo molto lontana dalla realtà e mettendo in atto una narrazione funzionale agli obiettivi della Premier, o più spesso del padrone americano.
Emblematiche, a tal proposito, le notizie che vengono date sulla guerra d’Ucraina dove si favoleggia di vittorie Ucraine quando invece il fronte del Donbass sta crollando.
Si racconta dell’Ucraina come uno Stato democratico quando invece abbiamo di fronte uno Stato dittatoriale e repressivo, oligarchico né più né meno della Russia con la quale combatte. Questa finanziaria leggera ha lo scopo unico di permettere all’Italia di rientrare nel rispetto del limite del 3% del PIL per poi, in primavera, varare una variazione al bilancio tutta finalizzata a spendere i fondi per finanziare il riarmo. La sceneggiata e le manfrine sulle banche e sui contributi più o meno volontari che queste dovrebbero versare, finirà per concludersi con un’ elargizione fatta poi pagare ai correntisti, mentre le Banche possono contare su di Forza Italia che difende gli interessi della famiglia Berlusconi, che possiede il partito. L’immobilismo del governo in materia economica, al riguardo degli investimenti a sostegno dell’economia, sono inesistenti; ben consapevole di ciò la Premier ha fatto di tutto per evidenziare ed esaltare il suo ruolo internazionale e il suo Governo che sarebbe solido, prestigioso, ricco di risultati. Se quanto si dice è vero solo il fatto che il governo non ha opposizione è perciò solido; in quanto al prestigio ricordiamoci della posizione nella foto opportunity scattata a Sharm El Sheikh, con la Premier italiana in fondo a destra. In quanto poi ai risultati: non pervenuti.
In compenso, considerato che l’impero americano morente somiglia sempre più a quello Carolingio alla Corte dell’imperatore Trump, Meloni si è guadagnata il grado di “bella” Valvassina, che è il titolo nobiliare più basso conferito ai servitori dall’imperatore, perché governino i territori, facendo affluire le ricchezze prodotte nelle casse dell’impero.
La Redazione