Cosa c’è di nuovo…

Prologo e parte della canzone La presa del potere, di Giorgio Gaber, 1973.

[parlato]
Noi che siamo gli omini che stanno nella testa
noi guidiamo gli omini che stanno nel corpo.
Noi sappiamo valutare, sappiamo giudicare
quello che si deve e quello che non si deve fare
e respingiamo le assurde richieste
degli omini del corpo che pretendono
di mangiare, di amare, di emozionarsi, di sentire.
Ma come possono sentire se non sanno capire.
Noi siamo preparatissimi.
A volte ci presentiamo melliflui e supplicanti
altre volte comprensivi e accomodanti
altre volte DURI
Noi uomini del cervello, noi rompiamo ogni vincolo
e liberi dalla frenanti esigenze corporali, NOI.
Un mastino. Un mastino nero, lucido, metallico.
Un cane mastino con un occhio solo, vitreo, in mezzo alla fronte.
Una mano che schiaccia un bottone. Dall’occhio del mastino
parte un fascio di luce intensa, verdastra, elettrica.

[cantato]
Avvolti in lucidi mantelli
guanti di pelle, sciarpa nera
hanno le facce mascherate
le scarpe a punta lucidate
sono nascosti nella sera.Non fanno niente, stanno fermi
sono alle porte di Milano
con dei grossissimi mastini
che stan seduti ai loro piedi
e loro tengono per mano.
Han circondato la città
la stan guardando da lontano
sono imponenti e silenziosi
Chi sono? Chi sono?
I laureati e gli studiosi.
E l’Italia giocava alle carte
e parlava di calcio nei bar
e l’Italia rideva e cantava
Psss… psss…
Ora si muovono sicuri
coi loro volti mascherati
gli sguardi fissi, minacciosi
vengono avanti silenziosi
i passi lenti, cadenzati.
Portano strane borse nere
piene di oggetti misteriosi
e senza l’ombra di paura
stanno occupando i punti chiave
tengono in pugno la Questura.
Dagli occhi chiari dei mastini
parte una luce molto intensi
che lascia tutti ipnotizzati.
Chi sono? Chi sono?
L’intellighenzia e gli scienziati.

(segue:www.youtube.com/watch?v=CPClyRZr1As)