Prendete nota…

Il Consiglio di Stato con la decisione del 7 maggio 2010, ha riformato la sentenza del Tar del Lazio n.7076 del luglio 2009 che aveva dichiarato illegittima l’attribuzione del credito scolastico da parte dei docenti di religione cattolica, per la particolare natura di tale insegnamento, e dei docenti di attività alternative, per la discriminazione operata nei confronti di coloro che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica
(irc), ma nel loro pieno diritto non scelgono alcuna attività.
Tuttavia ha ribadito il particolare status dell’irc, insegnamento che sulla base della normativa vigente non dà luogo a voti. Vengono così definitivamente vanificati i tentativi di trasformare il giudizio in voti, messi in atto anche dal MIUR.
Il Consiglio di Stato ha “bacchettato” la ministra per non rendere effettiva la possibilità di attività alternative in tutte le scuole, e ha chiesto di far sì che chi desideri non avvalersi dell’irc possa scegliere un’attività didattica e formativa alternativa.
Pertanto allo stato attuale il docente di religione potrà esclusivamente esprimere un parere che potrà essere preso in considerazione dal consiglio di classe nell’attribuzione di un credito formativo relativo al rendimento scolastico complessivo.
La battaglia di Scuola e Costituzione e di tutte le altre forze che operano in difesa della scuola laica continua non solo sul piano legale, ma con la mobilitazione di genitori e alunni, contro il finanziamento della scuola privata anche con iniziative locali contro i Comuni o le Regioni, con la lotta contro l’affissione del crocefisso nelle aule scolastiche.

Scuola e Costituzione