BORIS JOHNSON E UN’ ISOLA ALLA DERIVA

Tra i paesi che il covid 19 sta piegando la Gran Bretagna è quello certamente messo peggio. L’epidemia si estende e il governo ha perso la battaglia contro il virus condotta, peraltro con estrema incompetenza. Il sistema sanitario un tempo fiore all’occhiello della nazione, smantellato dalla Thatcher si è dimostrato inadeguato ad affrontare l’emergenza. Johnson ha giustificato i comportamenti indisciplinati degli inglesi attribuendoli all’eccessivo amore per la libertà (sic!)
Per quanto riguarda gli effetti economici l’uscita dall’Europa esclude il paese da
ogni solidarietà e l’economia, gravata dagli effetti nefasti della Brexit si stà avvitando su
se stessa. Al punto che gli accordi sottoscritti con l’U. E. vengono di fatto unilateralmente violati attraverso il varo di una legge che in particolare sconfessa l’accordo sull’Irlanda del Nord, ripristinando il confine con l’Unione.
uesta scelta necessitata che alimenta le spinte centrifughe e dissolutive dei diversi
Stati che costituiscono la Gran Bretagna mina alla radice la credibilità del paese a livello
internazionale e lo rende inaffidabile nella sua capacità di rispettare le regole del diritto
internazionale

La lenta agonia di Londra

La città un tempo piena di vita muore di morte lenta. Negozi e ristoranti chiudono, i pub hanno vita sempre più stentata, il mercato edilizio è in caduta libera, la finanza abbandona gradualmente la City a favore di Francoforte, Parigi e Milano e si ritira dalla gestione delle borse. Quella che era la Borsa più grande dell’U E e una delle più importanti del mondo rischia nel giro di pochi anni di perdere una grossa fetta del business che vale per l’erario 75,5 miliardi di sterline all’anno. Le clearing houses, camere di compensazione, che da sole mettono in moto 850 miliardi di euro al giorno
perdono clienti che scelgono altre piazze. Costituisce una sintesi efficace la contrazione del funzionamento della Bbc e le voci che per un secolo hanno informato il mondo creando opinione rischiano di spegnersi, avviando il degrado culturale del  paese. Complice il Covid 19 le iscrizioni ai college e nelle università inglesi diminuiscono vorticosamente avviando la crisi di molte istituzioni ma;comincia a risentirne l’uso della lingua alla quale si preferiscono quelle di mercati più forti.
Finora l’appartenenza all’UE ha permesso al Regno Unito di esportare senza problemi la propria finanza sul continente col sistema del passaporto grazie al quale una società di servizi finanziari autorizzata a operare dalle competenti autorità di uno Stato membro può operare in tutti gli altri Stati membri senza bisogno di ulteriori autorizzazioni. Ora tutto questo è finito e la scelta del Regno Unito di uscire dalla U. E. sta comportando in
alcuni settori una riduzione dei salari reali, a causa dell’aumento del costo delle importazioni. Sono in calo anche gli investimenti nella formazione aziendale.
Per affrontare la situazione il premier britannico 11 settembre si è incontrato in segreto a Perugia con il magnate anglo-russo Lebedev per stabilire un rapporto privilegiato con la Russia. Le due parti ne avrebbero notevoli vantaggi. In particolare il rapporto con il Regno Unito permetterebbe alla Russia di rompere l’assedio delle sanzioni di fatto degli Stati Uniti con i quali gli inglesi si vantano di mantenere buoni rapporti ma non sappiamo se reggeranno a questa scelta ?
La Brexit ha generato un clima di incertezza che non sarà facilmente riequilibrato dalla rassicurazione dei mercati, deprimendo le aspettative delle aziende che dipendono largamente da manodopera straniera o da interazioni commerciali. I Lloyd’s di Londra pur mantenendo il loro quartier generale nella City hanno aperto una propria controllata con sede a Bruxelles, a cui già dall’inizio del 2019 fanno capo tutte le attività europee del gruppo. Tra le società che hanno indicato nei problemi relativi alla Brexit le cause della loro decisione di trasferire i loro quartier generali in parte o per intero vi sono Panasonic, Sony, Axa, Nissan, Toyota o Michelin. Il paese si svuota di attività e
investimenti mentre rimane incerta la collocazione delle merci inglesi su un mercato molto ristretto e cala comunque in modo drastico la fornitura di servizim uno dei fiori all’occhello dell’economia Britannica.

La Redazione